top of page

ESISTE UNA VALENZA EDUCATIVA NELLE ARTI MARZIALI?

 

“Tramandare l’arte marziale renderla accessibile a tutti, rispettandone le tradizioni più nobili e i valori culturali più importanti”. Ciò che differenzia uno sport da combattimento da una disciplina marziale vera e propria, sta difatti nel non limitarsi all’allenamento delle tecniche, ma nella ricerca di un percorso di crescita totale di ogni singolo praticante, sia dal punto di vista fisico, che da quello intellettuale e spirituale. Ciò che tutti noi, a partire dal Sifu Cangelosi, cerchiamo di stimolare in ogni singolo allievo che mette piede in Kwoon (“la casa marziale”, la palestra), è la percezione di entrare in uno spazio esclusivamente dedicato al Kung fu che esige rispetto di regole fondamentali, che trasuda tutta la passione di chi lo mantiene e lo cura, ma che accoglie chiunque abbia voglia di “lavorare duro” per guadagnarsi tale crescita. KUNG FU in realtà non significa arte marziale come molti pensano. Per i cinesi rappresenta l’idea di un qualcosa che si ottiene con spirito di sacrificio e dedizione totale, come espresso dagli ideogrammi che compongono il termine: åŠŸ kung = abilità raggiunta in un ambito particolare con duro lavoro,  å¤« fu = uomo adulto.

 

 

PERCHE' STUDIARE 5 STILI DIVERSI?

 

L’insegnamento nel programma di 5 stili differenti, che comprende il loro bagaglio    tecnico, stilizzato e da combattimento, oltre al background storico-culturale,  è una delle caratteristiche che ha reso famosa ed apprezzata l’opera del Maestro Cangelosi e del suo corpo insegnanti in tutto il mondo. Questa scelta, ne siamo fermamente convinti,  consente ad ognuno di esplorare le proprie potenzialità psico-fisiche senza così fossilizzarsi su un unico sistema. Si espande al massimo la visione d’insieme dell’arte andando a creare un “proprio” stile attraverso il LOOP SAO, che è l’allenamento al combattimento libero, senza protezioni, in cui converge l’esperienza fatta in ogni singolo metodo, dai suoi movimenti a vuoto all’analisi delle sue applicazioni di difesa-attacco e delle sue strategie.

 

 

A COSA SERVE IL QUADERNO DEGLI APPUNTI?

 

In parole povere, sudiamo, impariamo a difenderci si, ma è importante conoscere profondamente la strada che tale enorme tesoro ha fatto, attraverso la sua storia millenaria e i suoi personaggi leggendari, per giungere ai giorni nostri. Per fare ciò, ogni allievo porta sempre con se un quaderno in cui appuntarsi quello che viene descritto sia a livello tecnico (terminologie cinesi) che storico-filosofico, durante le normali lezioni pratiche o nelle specifiche sessioni teoriche. E’ indispensabile anche in funzione dell’esame per il passaggio di grado, che prevede una parte pratica e una parte teorica, di uguale importanza.

 

 

COME MAI TUTTI QUESTI RITUALI?

 

Non è un caso che la prima cosa che viene insegnata al principiante, non sia un pugno o un calcio, ma il saluto all’altare, cerimonia tradizionale che apre e chiude ogni lezione, nella quale risiedono tutti i principi filosofici fondamentali e senza i quali non si potrebbe parlare realmente di “arte marziale”: ricchezza spirituale, saggezza, longevità. Sono questi riti dal sapore antico e sincero, come ad esempio la YAM CHA SHI (Cerimonia del tè), svincolati da qualsiasi credenza religiosa, che conferiscono importanza e valore al lavoro che viene svolto all'interno della Kwoon.

 

 

COME SI STRUTTURA LA GERARCHIA DI UNA SCUOLA DI KUNG FU?

 

Il concetto di “famiglia” è la base della gerarchia di una scuola tradizionale. Anticamente in Cina l’insegnamento dell’arte marziale era ristretto soltanto ai componenti di una famiglia o di un clan, per preservarne i segreti e l’integrità. Solo più tardi, le vicende storico-culturali hanno contribuito a portarlo al di fuori di questi ambienti esclusivi. Infatti il grado di un praticante rappresenta un livello di “parentela” all’interno della grande famiglia della Kwoon, a partire dal SI DAI, colui che chiede di essere ammesso come allievo nella scuola, passando per il SI HISING e il SI SOOK, il “fratello minore” e il “fratello maggiore” o lo “zio”,  fino ad arrivare al SIFU  letteralmente  il “padre”, che generalmente è il fondatore della scuola o l’ha ereditata dal suo predecessore. Per distinguere i vari gradi, vengono adottate delle cinture colorate che si consegnano con il  superamento di esami, ogni 2 anni. Mantenere tale struttura gerarchica, fortifica l’unione e lo spirito di “fratellanza” tra allievi e insegnanti e rende corpo unico un’entità come la nostra, che conta di centinaia di allievi sparsi in Italia e nel mondo.

 

 

COSA SI INTENDE PER STAGE?

 

Periodicamente la scuola si riunisce in occasione di stages nazionali, sia per gli insegnanti che per gli allievi, diretti personalmente dal Sifu Cangelosi. Il corpo docente ha il dovere di aggiornarsi continuamente, per essere sempre all’altezza della responsabilità di conduzione di un gruppo e mantenere elevato il suo livello tecnico e didattico. Per gli allievi è l’opportunità di praticare kung fu in totale full-immersion per 2 o più giorni per 8 ore al giorno, in luoghi appositamente scelti o nella sede centrale di Genova. Un’esperienza unica, che da la possibilità di condividere con tutti gli allievi delle altre sedi italiane e internazionali approfondimenti del programma svolto durante la stagione, o scoprire aspetti inediti dell’enorme conoscenza che il Sifu mette a nostra disposizione.

 

 

L'ASPETTO SALUTARE E' IMPORTANTE?

 

Se unito a tutto ciò che è già stato citato in precedenza includiamo lo studio e la pratica del TAO YIN (la "via interna") che comprende settori come il CHI KUNG (letteralmente, potenziare l’energia vitale), sequenze antichissime di esercizi di ginnastica morbida, tecniche di respirazione e la MEDITAZIONE, ecco che il quadro della nostra “mission” appare chiaro e ben definito. Creare un perfetto equilibrio corpo-mente, al fine di migliorare non solo il livello della pratica, ma anche e sopratutto la qualità della propria vita.

 

 

E PER CONOSCERE DA VICINO LA CULTURA CINESE? (VIAGGI IN CINA) 

 

Non si può non fare, almeno una volta nel corso della propria carriera marziale, un viaggio nella culla dell’arte  che pratichiamo, alla scoperta di quegli aspetti culturali e sociali che solo esplorando lo sconfinato territorio cinese accrescono la comprensione della sua evoluzione tanto affascinante, quanto complessa. 

Tra templi taoisti e buddhisti,  siti archeologici, scuole di kung fu antiche e moderne, megalopoli iper-frenetiche e villaggi rurali in cui il tempo pare essersi fermato; da molti anni a questa parte,  con le nostre incursioni nella “Terra di Mezzo” diamo la possibilità  a gruppi di allievi di conoscere da vicino la Cina e la sua gente, di assaporare la magia che si respira visitando i luoghi in cui tutto ha avuto inizio…

 

 

 

Dal bimbo di 6 anni alla persona in età avanzata, senza preclusione alcuna, tentiamo di infondere la nostra esperienza al fine di agevolare il cammino, certamente faticoso, attraverso la scoperta di un mondo infinito, che non ha confini apparenti se non quelli che noi stessi decidiamo di tracciare…

bottom of page